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Prima annualità: a.s. 2016/17

Nel primo anno di applicazione del PNSD

la formazione, rivolta agli insegnanti ha avuto come scopo principale quello di fornire soprattutto motivazione, in un momento in cui l'uso delle tecnologie nella didattica sembra suscitare più dubbi di sempre: basti considerare che tutte le politiche adottate finora nel nostro paese per incentivarne l'impiego non hanno sortito l'effetto sperato se, ad oggi, sono ancora tanti i docenti che privilegiano la didattica tradizionale.

Si è inteso, quindi, partire dall'individuare di cosa si ha effettivamente bisogno per rendere attraente la didattica e come realizzarlo.
In quest'ottica, l’obiettivo non è stato, dunque, quello di voler indurre all'utilizo della tecnologie a tutti i costi, ma piuttosto di individuare ciò che didatticamente è utile realizzare con esse.

Spesso gli insegnanti si sentono inadeguati di fronte ai cambiamenti e alle novità portate dagli strumenti tecnologici.
Per questo motivo, si è pensato di proporre un ventaglio di opportunità formative e lasciare  il docente libero di scegliere quali strumenti possono essere più adatti al processo di apprendimento dei propri alunni.

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Di conseguenza, nella strutturazione del percorso formativo, si è scelto di puntare l'attenzione sulla didattica e su tutti quegli strumenti che possono essere utili per creare delle risorse più ampie e facilemente fruibili, adatti a coinvolgere gli studenti stessi nella costruzione del loro sapere.

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Chi è l'Animatore Digitale

Gli Animatori Digitali sono docenti di ruolo che avranno il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza. Organizzeranno attività e laboratori, individueranno soluzioni tecnologiche e metodologiche innovative da portare nel proprio istituto (ambienti di apprendimento integrati, biblioteche multimediali, ecc.) e lavoreranno per la diffusione di una cultura digitale condivisa. Per la formazione di queste figure, previste dal PNSD, sono stati stanziati 850.000 euro a livello nazionale. Ad ogni scuola, inoltre, verranno assegnati 1.000 euro per la realizzazione dei progetti digitali.

Seconda annualità: a.s. 2017/18

Nella seconda annualità si affronteranno i temi della didattica collaborativa e delle metodologie per realizzarla.

Uno degli ambiti in cui i docenti dichiarano di aver maggior bisogno di formazione è proprio quello relativo alla didattica per competenze,

ai metodi per la costruzione/realizzazione di unità di apprendimento ma, soprattutto, la relativa valutazione per competenze/valutazione autentica.

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I temi che saranno affrontati saranno, dunque, quelli dell'uso di piattaforme di condivisione e della costruzione degli EAS (Episodi di apprendimento situato).

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Terza annualità: a.s. 2018/19

Nella terza annualità sarà promosso l'uso dell piattaforme didattiche e di condivisione.

Si dedicherà spazio al cooperative learning e alla didattica capovolta.

Sarà sperimentato l'uso dei device personali nelle lezioni, secondo il principio BYOD e incentivato il dibattito su temi fondanti per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza (debate).

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Inoltre, saranno riprese le attività in merito alla costruzione di episodi di apprendimento situato.

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Didattica
Flipped
classroom
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La  flipped classroom o classe rovesciata è senza dubbio uno dei metodi più innovativi da utilizzare per l’attività didattica nelle scuole.

 

Nata negli Stati Uniti, grazie all’iniziativa di due docenti di scienze e chimica: Jonathan Bergmann e Aaron Sams.
I due docenti, ebbero l’intuizione di registrare una lezione ed condividerla con i loro studenti, che guardarono a casa.

 

Febbraio 2019

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Sperimentiamo l'innovazione
 

Sperimentazioni didattiche proposte dall'Animatore Digitale al collegio dei docenti dell'Itas Itc.

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https://padlet.com/prof_cosentino/566qwcwx6u6n

 
2 dicembre 2018
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